“Si fa una dannata fatica senza di lei, che era sempre e dava sempre una mano anche prima che le fosse richiesto e tirava tutti su di morale.”

  • A 3 anni vedendomi triste, mi consolò: “ci sono io mamma, stai tranquilla, è tutto a posto, ti aiuto io!”

  • A 4 anni mi disse: “Se non mi avessi fatto, io piangevo!” e un’altra volta: “I bambini si fanno per trattarli bene!”

  • A 5 anni mi chiese: “Quando faccio un bambino stai con me?”.

  • Alla fine della vacanza scout del 2019, anche se esausta è scesa dalla macchina ed ha percorso un sacco di strada in salita per recuperarmi nel bosco dove ero rimasta, senza campo e in preda al panico… Mi ha salvata letteralmente!

  • Malata, quando già cominciava a estraniarsi dal mondo, mi sussurrò: “Sei carina quando sorridi”; mi stava osservando come faceva un tempo, irradiando amore e bontà.

  • Un’altra volta si alzò da tavola e in disparte mi tolse dei capelli dalla maglia, concentrata nel compito di occuparsi di me, come una volta, quando, tra le altre cose, mi leggeva e scriveva sempre i messaggi al telefono perché non trovavo mai gli occhiali…

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Negli ultimi tempi, anche se aveva perso la memoria, rimaneva viva la parte nobile del cervello deputata alle emozioni e si commuoveva spesso, ricordando il passato o ascoltando una storia un po’ triste, o per la nostalgia per gli scout.

Mentre Mia leggeva L’occhio del lupo di Pennac, si accorse che piangevo di nascosto per la storia di Paillette maturata all’improvviso a causa della perdita del fratello, venne verso di me mostrandomi il visetto senza lacrime per rassicurarmi, sapendo che vederla piangere mi addolorava, e mi accarezzò per consolarmi.

Un giorno disse alle sorelle di essere tanto fortunata ad averle e si fece promettere che sarebbero andate d’accordo, poi con gli occhi lucidi ci ringraziò perché era felice con noi.

Grazie a Maia mi sono riavvicinata a Mia, ed è stato un dono meraviglioso…

Mia che ringrazio di essere stata un’adolescente ribelle perché, per paura che capitasse anche a Maia, mi sono dedicata tanto a lei durante l’infanzia per recuperare il tempo che ero certa che mi sarebbe stato sottratto durante la sua adolescenza. E che invece ho perduto per sempre.

Mia che ha curato la sorellina con dedizione assoluta e forza sovrumana, inondandola di serenità, mantenendo la sua bellezza intatta fino alla fine. Mia e Maia, Sorelle Cuordileone.

15agosto2013